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Dirigere durante la crisi: le riflessioni di un tesoriere

By Kyriba

I tesorieri si confermano ancora una volta come risorse preziose per la direzione finanziaria. Oggi questo ruolo diviene ancora più vitale e prezioso, e tuttavia non è la prima volta che affrontiamo una situazione di volatilità e crisi economica. Nel quadro di una crisi economica latente concretizzata dalla volatilità dei mercati, il ruolo del tesoriere si conferma anche stavolta come strumentale e prezioso. La crisi finanziaria del 2008 ci ha permesso di imparare e di reagire. È quindi il momento di esaminare quanto appreso dalle esperienze passate per anticipare più efficacemente la gestione dei rischi di oggi. La cosa che avevamo dato per scontata è che fossero ormai in funzione i sistemi giusti, con piani di continuità operativa pienamente testati ed efficaci, e che pertanto le decisioni fossero eseguite con la massima fiducia possibile in ogni scenario.

2008: la crisi finanziaria

Lunedì 15 settembre 2008 il crollo della banca Lehman Brothers ha congelato i mercati del credito, scatenando un effetto immediato e forte sulle imprese, per le quali è divenuto improvvisamente impossibile utilizzare linee di credito già stabilite. Nessuna previsione lasciava presagire questi eventi e le notizie giunsero in ritardo, alla vigilia del crollo del mercato. Mentre i consulenti economici si davano da fare per informare i governi sulle circostanze e i grandi pericoli che avrebbero potuto paralizzare l’economia, l’attenzione dei professionisti della tesoreria era concentrata su tre interrogativi:

  • Dove si trovano le nostre liquidità, e chi le detiene, in ultima istanza?
  • Quali sono i rischi di controparte (e di insolvenza)?
  • Come interpretare le previsioni di tesoreria già elaborate in relazione alla liquidità attuale dell’impresa?

Anche in quelle circostanze, l’introduzione di una soluzione di tesoreria adeguata ci ha consentito (in quanto professionisti della gestione di cassa) di eseguire le nostre operazioni in piena fiducia e minimizzando i rischi. Potendo contare sull’accesso in tempo reale alle posizioni di tesoreria e a previsioni on-demand sulle tendenze, in pochi minuti siamo stati in grado di comunicare al direttore finanziario i dati sulla liquidità della nostra impresa. Facendo leva sul nostro sistema di tesoreria, abbiamo potuto fornire in tempi accettabili una valutazione precisa dei flussi di cassa, che ci è servita per elaborare modelli previsionali proiettando il profilo di liquidità dell’azienda nel breve e nel lungo periodo, e per valutare le attività sottostanti nel contesto del rischio di controparte. Durante la valutazione il nostro pensiero è corso spesso agli azionisti, perché non volevamo che il nostro team si rendesse responsabile di illiquidità al livello dell’organizzazione. Era quindi imperativo contabilizzare ogni centesimo e valutare ogni rischio. Tutto ciò ha permesso al nostro direttore finanziario di confermare con certezza al consiglio di amministrazione che la nostra situazione di tesoreria era sana e che disponevamo di un livello di liquidità sicuro in termini di rischi di credito e adeguato a sostenere l’impresa durante la tempesta.

Cosa abbiamo imparato con la crisi

Per fornire al direttore finanziario informazioni pertinenti e attendibili, il tesoriere deve disporre di strumenti adeguati. Le soluzioni di gestione della tesoreria consentono oggi di visualizzare i dati attraverso meccanismi di Business Intelligence (BI), automazione integrata basata su regole aziendali, automazione robotizzata dei processi (RPA) e/o intelligenza artificiale (AI), abilitando in tal modo un’esecuzione automatica più estesa che mai.

Se è vero che l’impatto del COVID-19 sull’economia mondiale è ancora lungi dall’essere correttamente identificato e stimato, questo è il momento giusto per agire. Il timore di una nuova stretta creditizia è comprensibile, specie per le aziende fortemente indebitate che potrebbero rischiare il fallimento. Il passato ci ha insegnato che scenari come questo richiedono decisioni estreme da prendere in tempi molto brevi. Ma, con tecnologie e strumenti di tesoreria adeguati, il processo decisionale può avvenire rapidamente e con la massima fiducia, e la tesoreria rappresenterà nuovamente l’asset più prezioso per il direttore finanziario.

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Cenni sull’autore

Dory Malouf è esperto di tesoreria, finanze e value engineering. Prima di entrare in Kyriba ha ricoperto diverse funzioni di tesoreria, in particolare come responsabile della tesoreria e assistente tesoriere. Nel suo ruolo attuale collabora direttamente con i responsabili dei reparti tesoreria e finanze e con i relativi team, allo scopo di ottimizzare i piani di azione delle organizzazioni in funzione delle loro iniziative strategiche.

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