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Le cripto sfide gettano luce sulla gestione della moneta legale

By Kyriba
I leader finanziari hanno motivo di evitare la volatilità delle altcoin, ma la mancanza di visibilità sull’esposizione valutaria potrebbe lasciarli vulnerabili a un rischio simile con altre monete legali.

La rapida ascesa dei bitcoin e la conseguente caduta libera del valore dovrebbero essere un campanello d’allarme per i CFO e i corporate risk manager. Ma non per i motivi che pensate.

I CFO aziendali stanno alla larga dalle altcoin emesse in forma privata come Bitcoin, Ethereum, Tether e altre per la loro volatilità nel prezzo. Sebbene Fundera segnala che oltre 2.000 aziende, tra cui AT&T e WeWork, negli Stati Uniti accettino i Bitcoin, nessuna di queste organizzazioni annovera criptovalute nei loro bilanci. Le convertono giornalmente in monete legali (o in alcuni casi nel corso della giornata) per evitare di ritrovarsi tra le mani una valuta digitale svalutata.

Il resto delle organizzazioni che desidera attrarre clienti cripto-centrici usano piattaforme di elaborazione dei pagamenti intermediarie come BitPay che convertiranno la criptovaluta in moneta legale o gift card in tempo reale per l’acquisto di beni e servizi. Queste aziende hanno interessi simili: non sono nel business delle valute digitali e non vogliono rischiare i loro sudati profitti e il loro flusso di cassa con movimenti dei prezzi incontrollati nelle valute in cui effettuano le transazioni.

Questo tema suonerà molto familiare a qualsiasi CFO o tesoriere. Il loro incarico è ridurre l’impatto dei rischi finanziari in modo che gli investitori possano essere esposti al rischio commerciale e non ad aumenti o diminuzioni dei guadagni dovuti alle valute (digitali o altro). Le valute digitali sono difficili da proteggere perché il mercato dei derivati non è completamente sviluppato e l’utilità delle criptovalute è limitato, il che riduce l’opportunità di costruire coperture naturali e il processo di conversione in monete legali non è ancora automatizzato o manca della liquidità che i team delle tesorerie si aspettano per le valute standard.

Eppure, anche se esistono leve di liquidità e copertura per i team finanziari per proteggere i bilanci dalla volatilità delle valute (fiat), la maggior parte dei CFO non è così competente su questi aspetti. Uno studio trimestrale ha recentemente riferito che le organizzazioni hanno perso oltre $ 9,5 miliardi di profitto a causa delle fluttuazioni valutarie nel primo trimestre del 2021. Nei sei mesi finali, la perdita ammontava a oltre $ 16 miliardi. Come è possibile?

Il problema non è l’incapacità di proteggere i flussi di cassa e le risorse dalla volatilità dei prezzi. A differenza delle valute digitali, queste strutture sono appropriate per le monete legali. Il problema è la visibilità. I CFO non hanno sufficiente trasparenza sui loro flussi di cassa e bilanci per offrire una copertura efficace, costruendo coperture naturali e/o accedendo ai mercati dei derivati. Di conseguenza, i flussi di cassa previsti vengono lasciati senza protezione e i bilanci, acquisiti nelle profondità del loro software ERP, sono vulnerabili a ogni fluttuazione valutaria.

Fortunatamente, sono disponibili soluzioni relativamente semplici per perfezionare la visibilità in modo che possano essere implementati programmi di gestione dei rischi basati sui dati migliori:

  • Previsione di cassa – come durante la crisi del credito del 2008, la pandemia ha ancora una volta insegnato ai CFO che la cassa e la liquidità sono fondamentali per la sopravvivenza dell’azienda. I CEO e i consigli richiedevano un reporting continuo sulla liquidità dell’azienda su cui basare la contabilità fornitori giornaliera, le riscossioni e le decisioni finanziarie. Le previsioni subivano l’incertezza della conversione della cassa e del working capital, rendendo ancora più complicata la presentazione di una previsione di cassa affidabile. Sfortunatamente, molti team finanziari non disponevano dell’automazione totale, ricorrendo ancora a fogli elettronici per riunire i dati, modellare più scenari di liquidità e valutare l’accuratezza dei report sulle previsioni. Idealmente, l’estrapolazione e la modellazione, entrambe basate sulle regole di machine learning e l’analisi dettagliata della variazioni, offrono un quadro completo della liquidità aziendale e grazie a una piattaforma aperta anziché sistemi multipli. Il risultato desiderato è una previsione di cassa su 13 settimane, identificando chiaramente le aree problematiche e le azioni necessarie, incluse le opportunità di copertura per proteggere i flussi di cassa futuri. Una previsione aziendale utile può essere risolta con una strategia basata sui dati e una piattaforma di liquidità aperta.
  • Esposizioni valutarie dei bilanci – qualsiasi dirigente di livello C dirà che il pericolo si nasconde in ciò che non si sa. Questo si applica anche alle esposizioni valutarie perché i risk manager possono proteggere solo le esposizioni valutarie nei bilanci visibili. Nei sistemi ERP potrebbe essere visibile un conto di bilancio che riporta un saldo in USD (se questa è la valuta di base), ma comprendere le molteplici conversioni di attività e passività denominate in valuta estera per costruire questo saldo è la sfida da superare. Il processo è complicato, ma può essere semplificato attraverso l’automazione intelligente per identificare, estrarre, comprendere e presentare le esposizioni dettagliate che si nascondono sotto la superficie. Risalendo al significato dei dati, i team finanziari possono prendere le decisioni, qualunque esse siano. Alcuni forniranno copertura parziale o totale alle proprie esposizioni, altri implementeranno cambiamenti ai processi aziendali per creare allineamenti valutari migliori e coperture naturali. Alcuni CFO non forniranno alcuna copertura, ma lo possono fare sapendo esattamente quale esposizione valutaria gestiscono in modo da definire le aspettative con gli stakeholder aziendali. Informazione è sinonimo di potere, il che significa che è vero l’opposto. La mancanza di informazioni sulle esposizioni valutarie lascia il CFO senza potere.

Vi è certamente similitudine nei motivi sottostanti per cui la maggior parte dei CFO non vuole criptovalute nei suoi bilanci: vuole poter rimuovere l’incertezza delle fluttuazioni dei prezzi. È ironico che gli stessi CFO abbiano tanto lavoro da fare per proteggere i saldi anche dalle monete legali

Nota: Questo blog è apparso per la prima volta in CFO Dive: https://www.cfodive.com/news/crypto-challenges-shine-light-on-cfos-fiat-currency-management/605177/.

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